Nato a Roma nel 1974. Istintivamente innamorato dell’arte, attratto e affascinato da tutto ciò che lo circonda e senza riconoscersi in un solo stile definito, ama utilizzare principalmente la tecnica dell’Action Painting e della Flash Art. La Flash Art, ideata dal pittore romano Francesco Mancini oltre cinquant’anni fa e del quale Giulio Bradamante è stato allievo, è una modalità di espressione che nasce dall’emozionismo, trasformandosi in una corrente di pensiero in cui il pubblico da spettatore viene coinvolto nella realizzazione artistica. Questo crea una magica ed istantanea empatia che lega artista e pubblico il quale rimane affascinato da questa forma d’arte che fonde classico e moderno nello stile veristico, informale, concettuale ed astratto. In questo modo l’arte diviene accessibile all’uomo comune tramite un insegnamento diretto e gratuito. Altra tecnica utilizzata è l’action painting (letteralmente “pittura d’azione“), a volte chiamata astrazione gestuale, oppure genericamente espressionismo astratto, è uno stile di pittura nella quale il colore viene fatto gocciolare spontaneamente, lanciato o macchiato sulle tele, invece che applicato con attenzione. L’opera che ne risulta enfatizza l’atto fisico della pittura stessa. La pittura è per Giulio Bradamante un modo di fermare attimi, mostrare ciò che lo circonda o una realtà “altra”. Scrittore, musicista polistrumentista, compositore e cantautore, la pittura è soltanto l’ultima e più nuova fase della sua vena artistica.

“Artista informale-astratto, si esprime in un puro lirismo fatto di segni, di ritmi pittorici e di amore inquieto nei confronti dell’indicibile che serpeggia nell’animo dell’uomo contemporaneo, che sente dentro di sé la difficoltà del vivere nelle nostre città. L’artista agisce in queste ricerche spinto dalla volontà di superare l’impasse ingannevole della figurazione, lasciando libero il proprio istinto di manifestarsi in un gesto pittorico che risuona come un grido trattenuto.”
Paolo Levi, giornalista e crititco d’arte



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